L’arte del cestaio.

By / 24th maggio, 2014 / Attività / Off

Visto il successo dell’ultimo corso, tenuto qui a La Ratatouille, ne stimo preparando un altro. Presto pubblicheremo le date (nella sezione “eventi”) e le modalità di iscrizione. Con queste  giornate primaverili  sarà bello svolgerlo all’aperto e corredarlo di spuntini e buona cucina!

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Tentazioni.

By / 20th maggio, 2014 / Azienda Agricola / Off

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Da”Il Punto Coldiretti” : Via il segreto sulle aziende che usano ingredienti stranieri

By / 14th maggio, 2014 / News / Off
fonte: Il Punto Coldiretti 12/5/2014

“ORA OBBLIGO ORIGINE IN ETICHETTA”

Saranno finalmente resi pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero per l”a produzione alimentare, dopo le proteste degli agricoltori sul Brennero e le molteplici iniziative di mobilitazione messe in campo da Coldiretti al fine di contrastare le aggressioni al Made in Italy conseguenti alla lavorazione nel nostro Paese di prodotti alimentari oggetto di importazione o di scambio intracomunitario e la successiva messa in commercio come prodotti autenticamente italiani.

Lo ha annunciato il Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin che ha accolto la richiesta presentata dal presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo di togliere il “segreto di Stato” sui dati inerenti agli scambi per sostenere la ripresa economica in una situazione in cui contiene materie prime straniere circa un terzo (33 per cento) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in Italy, all’insaputa dei consumatori ed a danno delle aziende agricole.

Finora, infatti, una complessa normativa doganale ha impedito l’accessibilità dei dati senza significative ragioni legate alla tutela della riservatezza – come testimoniato dallo scandalo della carne di cavallo –  provocando gravi turbative sul mercato ed ansia e preoccupazione dei consumatori, a fronte all’impossibilità di fare trasparenza sulla provenienza degli alimenti. Una mancanza di trasparenza che ha favorito anche il verificarsi di inganni a danno di prodotti simbolo del Made in Italy, con il concentrato di pomodoro proveniente dalla Cina, l’olio di oliva proveniente dalla Spagna o i prosciutti provenienti dalla Germania “spacciati” per Made in Italy.

A tal fine, il Ministro della salute ha disposto l’immediata costituzione di un comitato presso il Ministero della Salute composto da esperti della materia, incaricato di definire, in tempi brevi, le modalità attraverso cui saranno rese disponibili le informazioni relative alla provenienza dei prodotti agro-alimentari a soggetti che dimostrino un legittimo interesse all’utilizzo di tali dati.

“Il flusso ininterrotto di prodotti agricoli che ogni giorno dall’estero attraversano le frontiere serve a riempiere barattoli, scatole e bottiglie da vendere sul mercato come Made in Italy”, denuncia il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali riguardano due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all’estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta, oltre un terzo della pasta ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia all’insaputa dei consumatori, e la metà delle mozzarelle che sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere.

L’eliminazione del “segreto di Stato” – prosegue il presidente Moncalvo – sulle informazioni che attengono alla salute ed alla sicurezza di tutti i cittadini realizza, dunque, una condizione di piena legalità diretta a consentire lo sviluppo di filiere agricole tutte italiane che sono ostacolate dalla concorrenza sleale di imprese straniere e, soprattutto, nazionali, che attraverso marchi, segni distintivi e pubblicità, si appropriano illegittimamente dell’identità italiana dei prodotti agro alimentari.

In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato – conclude il presidente della Coldiretti – il valore aggiunto della trasparenza e lo stop al segreto sui flussi commerciali con l’indicazione delle aziende che importano materie prime dall’estero è un primo passo che va completato con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti.

Trasferte. Onda e Vento.

By / 13th maggio, 2014 / I protagonisti / Off

I nostri cavalli sono molto richiesti per la rasatura di prati e giardini. Ve li portiamo direttamente in loco e dopo alcuni giorni i campi sono perfettamente puliti e concimati. Prezzi modici. -:)O

 

 

La Collina del Dego

By / 12th maggio, 2014 / Generico, Iniziative / Off

Le caratteristiche naturalistiche presenti nella   Collina del Dego hanno fatto sì che questo territorio venisse riconosciuto come Sito di interesse comunitario (SIC) nell’ambito della direttiva europea “Habitat” che ha come scopo quello di salvaguardare ambienti di notevole pregio naturalistico ed ovviamente tutta la flora e fauna  in esso presente .

La “Collina del Dego” rappresenta, inoltre, un anello molto importante per quello che riguarda il Sistema Ambientale delle Bormide istituito dalla provincia di Savona e dagli Enti territoriali interessati: l’estensione riguarda i 18 comuni della valle e due Parchi naturali regionali (Bric Tana e Piana Crixia) nonché aree di interesse provinciale come appunto la Collina del Dego.

Il paesaggio è  collinare, caratterizzato da estesi boschi di faggio con presenze di rovere e castagno. La flora è quella tipica dell’appennino con numerose varietà di felci e fiori quali l’anemone dei boschi e il giglio martagone. La fauna è rappresentata soprattutto dai caprioli mentre più varia è l’avifauna con specie quali i picchi (picchio verde e picchio rosso maggiore), cincia, poiana e molte altre.

L’ambiente è l’ideale per escursioni a piedi o in mountain – bike ed anche a cavallo. La Collina del Dego è confinante con la Riserva naturale dell’Adelasia e si inserisce nell’Alta Via dei Monti Liguri: per cui è possibile organizzare anche trekking di più di un giorno.

Per raggiungere l’area si può percorrere il sentiero contrassegnato dal segnavia “B4” che ricopre un’antica mulattiera di collegamento tra l’abitato di Dego e la Collina.

Altri punti  di  accesso  sono presso l’area picnic dei  Fontanini  e Pian dei  Siri: da quest’ultimo punto parte il sentiero “B1” che in due ore e mezzo  di  cammino, con un percorso  ad anello, attraversa tutta l’area del parco.

La nostra ospitalità.

By / 22nd novembre, 2012 / La struttura / Off

La nostra struttura, al momento, mette a disposizione al viaggiatore stanco (come suggestiva tappa per chi va verso la Francia o la Toscana e/o altre lunghe destinazioni), a chi vuole farsi un bel fine settimana nella serenità più totale, a chi passa di qui col suo cavallo o con la sua mountain bike per uno di quei appassionanti  trekking che la zona consente, a chi ama il mare ma non sopporta l’afa (la Riviera è a 30 km. i da qui) due bellissime stanze con déhor. Eccole:

Oltre alla ricca colazione, per chi vuole godersi la tranquillità fino in fondo, su richiesta,  prepariamo pranzo, cena, merenda, grigliate o brunch.

I nostri dolci.

By / 21st novembre, 2012 / La Ratatouille / Off
oggi serviamo cannoli, zucchero filato…
… e panna montata.
Tutto a ZERO calorie, ma con un gusto sensazionale!!

I nostri paddock.

By / 14th novembre, 2012 / La struttura / Off

Al di là della struttura per la scuderizzazione dei nostri ospiti equini (ve ne parlerò a breve), essi hanno a  disposizione ettari di prato
dove brucare, sgranchirsi e svagarsi in sicurezza, in ogni stagione (neve permettendo).

Ecco alcuni esempi esplicativi di come sono strutturati gli angoli per il relax equino (e perché no? Umano).

Che ve ne pare?
Erba e svago a volontà!

Cronache.

By / 29th ottobre, 2012 / News / Off

Ieri giornata meteo insolita per la stagione. In un susseguirsi di pioggia battente, vento oceanico, freddo polare, neve incerta, un po’ di sole e poi via a ricominciare, le uniche consolazioni sono state i caminetti bollentie le cataste di legna già predisposta fuori casa, i thè fumanti che aromatizzavano l’ambiente col bergamotto, i lavoretti di restauro di piccoli “tesori” ritrovati nella casa del mare e la sorpresa di vedere Onda brucare nel prato davanti casa a sera inoltrata (maledetto cambio d’ora!). I nostri Merens mal sopportano le condizioni climatiche avverse. Un fatto strano per la loro razza di robusti e rustici equidi abituati a temperature siberiane. Loro invece dopo un po’ si stufano (mai posseduto un animale standard) perché comunque sanno che esiste una ben più comoda alternativa, tipo la stalla. Quindi al momento della cena, una volta accesa la luce, dalla vetrata della cucina abbiamo intravisto Onda- tutta nera com’è – spuntare dal buio con la bocca piena d’erba. Averla lì quasi in casa è stata una sensazione da film di Natale di altri tempi.

C’è di buono che Onda risponde alla chiamata e si lascia prendere. Per ben due volte ce la siamo trovati nel prato e l’abbiamo dovuta riportare alla capannina, rifacendo il recinto alla luce della torcia.

Bella, dolce, ma meglio non sfidarla.
Oggi invece il sole ha invaso la casa e guardando fuori non ti capaciti di come è mai potuto succedere, solo ieri, che l’equipaggiamento alla Mezner fosse appena sufficiente a non farti tremare dal freddo. E domani – dicono – ricomincia il tempo polare.

Davide e Golia,

By / 22nd ottobre, 2012 / I protagonisti / 1 Comment

Anche l’alchimia che si stabilisce tra due esseri, non è prerogativa umana. Gwenn Ha Du e Sherlock ne sono l’esempio. Messi insieme nel paddock per verificarne la “compatibilità”, si sono subito piaciuti, nonostante le evidenti  differenze fisiche e di razza. Cosa che ad esempio non potrebbe mai accadere con Prinz Moro, che già dal suo box guarda Gwen Ha Du con diffidenza mista a snobbismo, e non vuole essere da lui importunato. In fondo lui non si chiama Prinz a caso.
I due amigos invece, ormai fanno tutto all’unisono (anche la pipì), ma non mancano i bisticci (anche perché Sherlock è un vero rompiscatole). Entrambi sanno far valere le proprie opinioni Sherlock con calcetti e morsetti, Gwenny con la sua fisicità. Ieri si contendevano il secchio dell’acqua e Gwenny per convincere il rivale che il secchio era esclusivamente suo ha tentato di sollevarlo di peso prendendolo per il collo coma fa la mamma gatta col gattino. Alla fine, grazie a un sapiente arbitraggio umano, dopo aver bevuto entrambi, hanno ricominciato a condividere il fieno come Bernie e Bianca gli spaghetti.
Una cosa gli accomuna: sono entrambi  “puledri” e in tutto ciò che fanno c’è gioco e sperimentazione. Fase che gli altri nostri cavalli hanno superato da un pezzo e mal sopportano.