Ieri giornata meteo insolita per la stagione. In un susseguirsi di pioggia battente, vento oceanico, freddo polare, neve incerta, un po’ di sole e poi via a ricominciare, le uniche consolazioni sono state i caminetti bollentie le cataste di legna già predisposta fuori casa, i thè fumanti che aromatizzavano l’ambiente col bergamotto, i lavoretti di restauro di piccoli “tesori” ritrovati nella casa del mare e la sorpresa di vedere Onda brucare nel prato davanti casa a sera inoltrata (maledetto cambio d’ora!). I nostri Merens mal sopportano le condizioni climatiche avverse. Un fatto strano per la loro razza di robusti e rustici equidi abituati a temperature siberiane. Loro invece dopo un po’ si stufano (mai posseduto un animale standard) perché comunque sanno che esiste una ben più comoda alternativa, tipo la stalla. Quindi al momento della cena, una volta accesa la luce, dalla vetrata della cucina abbiamo intravisto Onda- tutta nera com’è – spuntare dal buio con la bocca piena d’erba. Averla lì quasi in casa è stata una sensazione da film di Natale di altri tempi.
Bella, dolce, ma meglio non sfidarla.
Oggi invece il sole ha invaso la casa e guardando fuori non ti capaciti di come è mai potuto succedere, solo ieri, che l’equipaggiamento alla Mezner fosse appena sufficiente a non farti tremare dal freddo. E domani – dicono – ricomincia il tempo polare.