(Vento – Onda e… Sherlock)
Il senso di proprietà non è prerogativa degli uomini. Vento e Onda – i nostri due Merens – adorano la capannina che abbiamo costruito nel grande paddock. Praticamente sembrano figurine del presepe attaccate con la colla al terreno. Da lì sotto escono solo in casi eccezionali.
Ieri, per dare modo a Gwen Ha Du di socializzare e di sgranchirsi un po’ abbiamo diviso il paddock in due e messo lui dalla parte della capannina, Onda e Vento nello spazio rimanente, in quanto molto più grande. Per la prima ora tutto è andato per il meglio: si guardavano, si odoravano, mangiavano in contemporanea – nel classico sistema equino “se tu fai una cosa la faccio pure io”. Poi ha cominciato a piovere. A quel punto Onda e Vento, senza pensarci troppo, hanno sfondato la barriera tra i due paddock e con le cattive hanno fatto sloggiare Gwenny dalla capannina.
(Gwenny)
Lui, gigante di una tonnellata, buono buono si è messo davanti all’uscita e con gli occhi ci chiedeva di portarlo via non capendo bene cosa avesse mai fatto per meritare, all’improvviso, tanto astio. Meglio così. Se lui e Vento avessero aperto un contenzioso equino, uno dei due sarebbe finito in clinica veterinaria con un centinaio di punti di sutura. Un po’ come gli umani dopo una riunione di condominio.
Caro il mio giudizioso piccino!