La Ratatouille è un concetto che porto con me fin da bambina quando mia nonna cucinava la sua versione personale – semplice e genuina – della “ratatuia”. Guardandola mischiare le coloratissime verdure (zucchina, carota, cipolla, melanzana, pomodoro, peperone e – a volte – patata), pensavo che anche se ognuna di esse aveva di per sé proprietà, gusto e possibilità di applicazione, se amalgamata alle altre si arricchiva di sapore diventando altro.
A La ratatouille si arriva come individuo ma amalgamandosi con altre alchimie, molto semplici ma appaganti, si ha la possibilità di sentirsi anche altro da noi.
Infatti, La Ratatouille mette a disposizione 10 ettari di terreno per passeggiate a piedi, tracking a cavallo, percorsi in mountain bike o semplicemente per trovare l’angolo giusto per ascoltare il vento.
E non si è mai soli. I nostri animali sono sempre una discreta compagnia e fonte di osservazione comportamentale.
Nelle giuste stagioni si va per castagne, fughi, tartufi. Oppure, vagabondando per campi e boschi, si ha l’opportunità di scorgere poiane, e svariati tipi di uccelli, volpi, cinghiali o caprioli.
Questo posto è natura e basta. Con la magia che questo comporta.